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Risveglio pigro, la giornata è drammaticamente piatta per la vela, ma ideale per i Kayak: li ammariamo ed iniziamo il periplo: circumnavigheremo l'Isola in senso antiorario, insinuandoci fra i graniti levigati dal vento. Pagaiando raggiungiamo la piccola spiaggia dell'Arenella, quindi il faro di Punta del Fenaio. Proseguiamo verso la Punta delle Secche, per poi puntare in direzione della Torre Medicea, che indica l'inizio della spiaggia di Campese, la più grande dell'Isola. Doppiata la bella punta del faraglione, una leggera brezza di maestrale ci spinge alle spalle... Raggiungiamo la Punta del Cappel Rosso, dove si trova l'altro faro del Giglio: l'ambiente aspro e l'assenza di altre imbarcazioni rende ancora più suggestivo il doppiaggio della punta. Risaliamo la costa orientale: le scogliere ripide si interrompono sulla spiaggia delle Caldane. Quando ci fermiamo veniamo avvicinati da alcuni turisti, incuriositi dalla flottiglia di Kayak. Dopo una mezza oretta ripartiamo, avvicinandoci al paese, la costa diventa più dolce ed accoglie alcuni vigneti: doppiando gli scogli delle Scole ed entriamo in porto. Sono le 17:00 quando, ricaricati i Kayak a bordo della nostra barca, riprendiamo il largo puntando nuovamente in direzione Elba. Dopo quasi sei ore di navigazione, entriamo nella baia di Fetovaia, una tra le più belle e famose del Mediterraneo. E' ormai mezzanotte quando, ci godiamo la quiete notturna parlando del programma di domani: escursione all'Isola di Pianosa in Kayak e in mountain bike, concerto jazz notturno.
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