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Alors, envahis par la colère, nous commettons des actes et proférons des paroles qui nous blessent et blessent les autres. Plus tard quand la colère est passée, nous commençons à pleurer et à nous repentir, demandant pardon à telle ou telle personne ou à Dieu : “Oh j'ai fait une erreur, excuse-moi s'il te plaît!”
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Sembra magnifico, ma è veramente realistico? Non è facile fronteggiare le proprie impurità. Quando la collera sorge, essa ci travolge così rapidamente che neppure ce ne accorgiamo. Poi, sopraffatti dalla rabbia, commettiamo azioni fisiche o verbali che sono dannose per noi e per gli altri. E più tardi, quando la collera è passata, ci lamentiamo e ci pentiamo, chiedendo scusa a questa o quella persona, oppure a Dio: “Ho sbagliato, ti prego, perdonami”. Ma la volta seguente, in una situazione simile, reagiamo di nuovo allo stesso modo. Tutto questo pentirsi non ci aiuta per niente.
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