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"Il Gelo" di Romano Bilenchi, giovedi' 14 ottobre ore 18:00 Il Gelo appartiene al genere del romanzo di formazione e narra la vita di un ragazzo di sedici anni, nella Toscana dei pieni anni ’20. Insieme ai dolori dell’adolescenza vengono trattati i temi più importanti della vita come: la famiglia, la morte, l’amicizia, l’amore ed il tradimento. Questo fase della crescita, nonostante la sua apparente banalità, cela una dimensione segrata di insensatezza, perdita e impotenza. Un incontrollabile senso di minaccia tormenta l’animo di un adolescente e mette a repentaglio l’intera società circostante. Il Gelo, scritto nel 1982, è stato pubblicato nel 1984 insieme ad altri due racconti sotto l’unico titolo di Gli Anni Impossibili. La sesssione dell' European Book Club presso l'Istituto Italiano di Cultira sara' condotta da Andrea Malaguti, che effettuera' una lettura guidata del libro. Andrea Malaguti è uno studioso indipendente ed attualmente vive a New York. Ha insegnato in molte università americane, tra cui Harvard, il Bennigton College e la Columbia, ed è l’autore di La svolta di Enea: retorica ed esistenza di Giorgio Caproni, studio monografico su uno dei più importanti poeti Italiani del ventunesimo secolo. Romano Bilenchi (1909 – 1989), uno degli scrittori più interessanti della letteratura italiana del Novecento, trascorse la maggior parte della vita a Firenze. Estremamente sensibile ed indipendente, visse esperienze diverse e perfino conflittuali, attraversando i nodi cruciali dell’evoluzione politica e intellettuale italiana dell’ultimo secolo. Durante la giovinezza, negli anni ’30, aderì alle idee anti-borghesi e anticonformiste del cosiddetto “fascismo di sinistra”, aperto verso le influenze europee ed americane. In seguito, divenne antifascista e durante la Seconda Guerra Mondiale si unì ai partigiani che combattevano contro i nazisti, nell’Italia occupata. Finita la guerra, divenne molto attivo nel partito comunista fino al 1956, quando osò criticare apertamente la condotta stalinista e la politica dell’Unione Sovietica nell’Europa dell’Est. La sua lunga attività letteraria è sempre andata di pari passo con l’impegno intellettuale e politico. Il mondo che Bilenchi ritrae, con uno stile narrativo apparentemente semplice e naturalistico, è quello delle vite ordinarie di persone della classe media che popolano assopite città della provincia toscana. Lo scrittore ripropone di volta in volta esperienze dell’infanzia e dell’adolescenza, scene di vita fa
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