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Inoltre, il canone applicato per la sublocazione tramite Airbnb deve essere proporzionato. Il diritto svizzero in materia di locazione ritiene ammissibile un guadagno massimo del 3%, ovvero di 100 franchi al mese. Per gli appartamenti ammobiliati e corredati (arredamento completo, WLAN, biancheria da letto) può essere richiesto un supplemento, che però è meglio comunicare al locatore. Secondo gli osservatori e Comparis, il supplemento può variare dal 10% fino a un massimo del 20%. Una differenza del 30% è stata già giudicata illecita dal Tribunale federale. Una sentenza pronunciata all’inizio dell’anno dal Tribunale competente in materia di locazione di Zurigo ha stabilito che un inquilino aveva realizzato un guadagno «occulto» subaffittando il suo appartamento di 4,5 stanze tramite Airbnb: il canone d’affitto reale pagato al locatore, infatti, ammontava a 3'000 franchi al mese, mentre dalla sublocazione tramite Airbnb l’inquilino incassava 220 franchi a notte. Nel caso specifico, inoltre, l’inquilino aveva omesso di segnalare la sublocazione al suo locatore. Quando questi ne è venuto a conoscenza, ha intrapreso un’azione legale. Il Tribunale competente in materia di locazione di Zurigo ha stabilito che l’inquilino deve restituire al locatore il guadagno realizzato attraverso la sublocazione indebita e gli ha inoltre vietato di continuare a offrire l’appartamento su Airbnb.
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