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They were produced in 5 series, which do not differ too much, but which show a slow progressive evolution of the boat within the constrained imposed upon the Italian shipbuilding industry by the war. The five series were named “Argonauta” (named after the first boat of the series), “Sirena”, “Perla”, “Adua”, and finally the “Platino”.
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La maggior parte dei progetti dei sommergibili della Regia Marina fu opera di due illustri ufficiali del Genio Navale: Cavallini e Bernardis. Quest’ultimo, disegnatore di sommergibili sin dalla prima guerra mondiale, fu chiamato per il progetto del nuovo sommergibile costiero della classe “Squalo” da cui si può dire che si sviluppò la classe “600”. Questa fu la classe più numerosa di sommergibili italiani, con ben 59 unità costruite, e, probabilmente, una delle più riuscite. I “600” furono prodotti in cinque serie che non differirono di molto tra loro, ma che dimostrarono una lenta e progressiva evoluzione dei battelli, sempre nei limiti imposti dalla guerra alla cantieristica italiana. Le cinque serie vennero nominate “Argonauta” (dal primo battello della serie), “Sirena”, “Perla”, “Adua”, ed in fine “Platino” o “Metalli”. Questi battelli furono costruiti da vari cantieri e differivano solamente in pochi particolari. La seconda serie, “Sirena”, fu impostata ancor prima che la prima fosse completata e collaudata in condizioni operative; l’azzardo fu ripagato dai risultati. Infatti, questi battelli, ebbero ottime qualità.
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