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Le conseiller fédéral Didier Burkhalter a consacré une grande partie de son discours d’ouverture de la 22e session du Conseil des droits de l’homme de l’ONU à la situation actuelle en Syrie. La persistance des violences a des conséquences désastreuses pour les habitants du pays, en particulier pour les enfants, a déclaré le chef du DFAE.
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In his opening speech to the 22nd session of the UN Human Rights Council, Mr Burkhalter said that the continuing violence in Syria had devastating effects on the population in the country, especially on children. He strongly condemned all the human rights violations that have taken place in Syria. He also welcomed the recent recommendations of the commission of inquiry on Syria of the Human Rights Council on Syria, of which Swiss national Carla Del Ponte is a member. The commission was mandated to look into all the serious human rights violations that have taken place since March 2011. In its report of 18 February 2013 it detailed the extent and the gravity of the violations committed by all sides. In his speech Mr Burkhalter referred to the demand by the commission that those responsible for the human rights violations should be brought before the courts. He also welcomed the commission's proposal to the UN Security Council to refer the situation in Syria to the International Criminal Court. Switzerland made this proposal to the UN Security Council in a letter signed by 58 states in the middle of January.
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In seiner Eröffnungsrede zur 22. Tagung des UNO-Menschenrechtsrates richtete Bundesrat Didier Burkhalter heute in Genf den Fokus unter anderem auf die aktuelle Lage in Syrien. Die anhaltende Gewalt hätte verheerende Folgen für die dort lebenden Menschen, insbesondere auch für die Kinder, sagte der Vorsteher des EDA. Mit Nachdruck verurteilte er sämtliche in Syrien begangenen Menschenrechtsverletzungen. Zugleich begrüsste er die jüngsten Empfehlungen der Untersuchungskommission des Menschenrechtsrats zu Syrien, der auch die Schweizerin Carla del Ponte angehört. Die Untersuchungskommission, die den Auftrag hat, alle seit März 2011 in Syrien begangenen schweren Menschenrechtsverletzungen zu untersuchen, hat in ihrem Bericht vom 18. Februar 2013 Ausmass und Schwere der von allen Seiten in Syrien begangenen Verbrechen aufgezeigt. Bundesrat Burkhalter nahm in seiner heutigen Rede namentlich Bezug auf die Forderung der Untersuchungskommission, dass die Verantwortlichen für Menschenrechtsverletzungen zur Rechenschaft gezogen werden müssten. Ausserdem begrüsste er den Aufruf der Untersuchungskommission an den UNO-Sicherheitsrat, die Situation in Syrien an den internationalen Strafgerichtshof zu überweisen. Mitte Januar hatte die Schweiz in einem von 58 Staaten unterzeichneten Brief dieselbe Forderung an den UNO-Sicherheitsrat gerichtet.
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In occasione del suo odierno discorso di apertura della 22a sessione del Consiglio dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite a Ginevra, il consigliere federale Didier Burkhalter ha attirato l'attenzione, tra l'altro, sull'attuale situazione in Siria. Il capo del DFAE ha sottolineato come il perdurare della violenza abbia conseguenze devastanti sulla popolazione locale, in particolare sui bambini, e ha condannato fermamente tutte le violazioni dei diritti dell'uomo commesse in Siria. Burkhalter ha inoltre manifestato il proprio apprezzamento per le recenti raccomandazioni sulla Siria formulate dalla commissione d'inchiesta del Consiglio dei diritti dell'uomo dell'ONU, della quale fa parte anche la svizzera Carla del Ponte. La commissione d'inchiesta, incaricata di esaminare tutte le gravi violazioni dei diritti dell'uomo commesse in Siria dal mese di marzo del 2011, ha mostrato nel suo rapporto del 18 febbraio 2013 l'entità e la gravità dei crimini commessi nel Paese da tutte le parti coinvolte. Nel discorso odierno il consigliere federale Burkhalter ha fatto riferimento in particolare alla richiesta, formulata dalla commissione d'inchiesta, di citare in giudizio i responsabili delle violazioni dei diritti dell'uomo. Il capo del DFAE ha inoltre accolto favorevolmente l'invito rivolto dalla commissione d'inchiesta al Consiglio di sicurezza dell'ONU di deferire la situazione della Siria alla Corte penale internazionale. A metà gennaio, in una lettera firmata da 58 Stati, la Svizzera aveva indirizzato la stessa richiesta al Consiglio di sicurezza dell'ONU.
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