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Keybot 105 Results  artimhotel.com  Page 9
  INVISIBLE DOG - THE FRA...  
THE FRANCHISING OF ISLAMIC TERRORISM AND THE CASE OF ANSAR AL SHARIA
IL FRANCHISING DEL TERRORISMO ISLAMICO E IL CASO DI ANSAR AL SHARIA
  INVISIBLE DOG - THE FRA...  
The case of Ansar al Sharia
Il caso di Ansar al Sharia
  INVISIBLE DOG - INVESTI...  
Ansar al Sharia and its ramifications
Ansar al Sharia e le sue diramazioni
  INVISIBLE DOG - INVESTI...  
Investigating the genesis and presence of the various "Ansar al Sharia" ramifications...
Allo stato attuale ecco la genesi e la presenza delle varie 'Ansar al Sharia'...
  INVISIBLE DOG - THE FRA...  
At this time the answer is no. Just like it happened with Al Qaeda's regional spin offs, Ansar al Sharia is a name, a brand, the naming of a product. In this specific case, its quality certificate is issued directly by Al Qaeda's current chief, Ayman al Zawahiri.
Si tratta quindi di un'organizzazione unica ramificata in tutto il Medio Oriente e nord Africa? Allo stato attuale la risposta è no. Un po’ come avviene per Al Qaeda nelle sue varie denominazioni territoriali, Ansar al Sharia è un nome, una sigla, la denominazione di un prodotto. Nel caso specifico, l’attestato della sua qualità è garantito direttamente dall’attuale capo di Al Qaeda Ayman al Zawahiri.
  INVISIBLE DOG - THE FRA...  
The various Ansar al Sharia's that have popped up in the Muslim world have acknowledged Osama bin Laden's guidelines, but also thoroughly applied Al Maqdisi's extremist theories and his idea of jihad.
Le varie Ansar al Sharia che sono apparse nel mondo musulmano hanno fatto propri i dettami di Osama bin Laden, da un lato hanno dato spazio alle teorie estremiste di Al Maqdisi ed alla sua idea di jihad, dall'altra si sono dedicati al proselitismo ed alla islamizzazione della società. Due anime soltanto apparentemente in contrasto e che sono valse ad Ansar al Sharia l'iscrizione nella liste delle organizzazioni terroristiche da parte degli Stati Uniti.
  INVISIBLE DOG - THE FRA...  
The various Ansar al Sharia's that have popped up in the Muslim world have acknowledged Osama bin Laden's guidelines, but also thoroughly applied Al Maqdisi's extremist theories and his idea of jihad.
Le varie Ansar al Sharia che sono apparse nel mondo musulmano hanno fatto propri i dettami di Osama bin Laden, da un lato hanno dato spazio alle teorie estremiste di Al Maqdisi ed alla sua idea di jihad, dall'altra si sono dedicati al proselitismo ed alla islamizzazione della società. Due anime soltanto apparentemente in contrasto e che sono valse ad Ansar al Sharia l'iscrizione nella liste delle organizzazioni terroristiche da parte degli Stati Uniti.
  LIBYA, SOCIAL REBRANDI...  
Furthermore, there are criminal bands that pose as militias and that profit from illegal traffics and extremist groups representing ISIS or other extremist factions, such as Ansar al Sharia of the Shura Revolutionary Council in Benghazi.
Inoltre, vi sono poi quelle che nominalmente sono considerate milizie, ma che in realtà altro non sono che bande criminali che prosperano di traffici illeciti sfruttando il caos sociale. Nella casistica non si possono nemmeno dimenticare le milizie dell’ISIS e di altre formazioni estremiste islamiche, come Ansar al Sharia e il Consiglio Rivoluzionario della Shura di Benghazi. E tanto per non farsi mancare niente, recentemente sono stati segnalati nell'area di Kufra dei ribelli sudanesi del Darfur appartenenti al Sudan Liberation Army affiancati dai miliziani ciadiani di Hissene Habré.
  INVISIBLE DOG - SINAI, ...  
A few months after the attack, another group surfaced, the "Ansar al Jihad" (Partisans of the Jihad). The group announced its adhesion to the present leader of Al Qaeda, Ayman al Zawahiri whom, we should never forget, is an Egyptian national.
Gia' nell'agosto del 2011 era comparsa, in un attacco ad una stazione di polizia ad Al Arish, una sigla che poteva gia' far prefigurare un programma eversivo: "Al Qaeda nella Penisola del Sinai". Un'etichetta che poteva suonare simile all'analoga "Al Qaeda nella Penisola Arabica", gia' comparsa precedentemente in Yemen. Qualche mese dopo questa prima operazione militare, compariva un altro gruppo, "Ansar al Jihad" ("Partigiani della Jihad"), che annunciava la sua adesione all'attuale leader di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri, che - non bisogna scordarselo - e' di nazionalita' egiziana. Da quel momento in poi e' stato tutto un proliferare di sigle in tutto il Paese: " Gamaat Ansar al Sharia" ("l'Organizzazione dei Partigiani della Sharia"), comparsa nell'ottobre 2012, e poi di "Al Taliah al Salafyah al Mujahedyah Ansar al Sharia" ("l'Avanguardia Combattente Salafita dei Partigiani della Sharia"), comparsa a gennaio 2013.
  INVISIBLE DOG - TUNISIA...  
Ansar al Sharia, involved in the attack against the American embassy on September 14, 2012, still has its leader, Abu Iyad (the battle name of Saifullah bin Hassine), currently a fugitive (who probably escaped to Libya).
Ci sono zone del Paese, al confine con l‘Algeria, dove si sono installati gruppi di terroristi. Dalla Libia transitano armi e arriva il contagio dell’instabilità. Ansar al Sharia, coinvolta nell’attentato all’ambasciata americana il 14 settembre 2012, ha ancora il suo capo, Abu Iyad (nome di battaglia di Saifullah bin Hassine), in clandestinità e fuggitivo (probabilmente scappato in Libia). Il suo gruppo conta circa 3000 militanti attivi che arrivano a 10.000 con i simpatizzanti. E non bisogna dimenticare che Abu Iyad aveva militato da giovane nelle file del Movimento di tendenza islamica di Ghannouchi in clandestinità. Nel febbraio del 2011, dopo l’inizio della rivoluzione, era stato liberato dalle prigioni tunisine dove stava scontando una pena di 43 anni per terrorismo.
  YEMEN: A PROXY WAR  
The Saudi military intervention has also had the nefarious effect of turning a civil war into a regional conflict between Sunnis and Shia. Abdul Malik al Houthi, the Zaidi militias, the political party Ansar Allah and the Houthis' struggle to overturn centuries of marginalization have become pawns in a larger game.
L’intervento militare a trazione saudita ha avuto l’effetto, nefasto, di tramutare una guerra civile in un conflitto regionale fra sciiti e sunniti. Abdul Malik al Houthi, le milizie zaidi ed il partito politico Ansar Allah, le rivendicazioni ed istanze delle tribù Houthi alla ricerca di un riscatto frutto di una emarginazione secolare, sono diventati lo strumento di un gioco più grande dei loro diretti interessi. Sul fronte sunnita, come emerso nel recente vertice di Sharm el Sheikh, sono in corso dei tentativi per costituire una forza militare pan-araba che vada al di là dell’intervento in Yemen. La solidarietà militare nelle vicende yemenite è una prova generale del futuro a venire. Una solidarietà, è bene non scordarselo, che trova un comune denominatore nei soldi sauditi e in quelli degli altri emirati.
  A PAN-ARAB FORCE TO DE...  
The man behind the proposal is Egyptian President Abdel Fattah Al Sisi for a number of reasons: he is facing the threat from the ISIS both at home (Ansar Beit al Maqdis in the Sinai has declared its allegiance to al Baghdadi) and next door (ISIS militias station in Derna and Sirte in Libya), he badly needs Saudi financing and to regain a key role in Middle Eastern affairs after the July 2013 coup and the repression against the Muslim Brotherhood and the opposition that followed.
Tuttavia il precipitare degli eventi in Yemen, dove l’Arabia Saudita ha cercato di coalizzare i Paesi arabi sunniti nella lotta contro gli Houthi, ha posto con forza il problema della creazione di una forza panaraba che possa combattere contro i terrorismi della regione. Il principale promotore di una iniziativa in tal senso è stato il Generale egiziano Abdel Fattah Al Sisi per una serie di motivazioni: ha il terrorismo dell’ISIS sia in casa (vedi l’affiliazione del Ansar Beit al Maqdis nel Sinai) che vicino ad essa (le milizie dell’ISIS a Derna e Sirte in Libia), ha forte bisogno dei finanziamenti sauditi e di riacquistare centralità nelle vicende mediorientali dopo il colpo di Stato del luglio 2013 e la conseguente repressione – senza restrizione nel campo dei diritti umani – dei Fratelli Musulmani e delle varie opposizioni.
  INVISIBLE DOG - THE DOW...  
The institutional chaos that still haunts Libya today did not enable them to take over the country's politics. Once again, the radical groups that continued their fight and did not disarm were the one that took over, as for instance did Ansar al Sharia in the Cyrenaica.
In Libia, la Fratellanza è stata per anni perseguitata da Gheddafi che aveva poi raggiunto con loro un accordo: fuori gli affiliati dalle carceri in cambio dell'abbandono della lotta armata. Un patto raggiunto con la mediazione di Hamas che era servito al dittatore libico per isolare ulteriormente la ribellione del Gruppo Islamico Combattente Libico. Presenti nelle fila ribelli, caduto il raìs i Fratelli Musulmani hanno cercato di recitare un ruolo di primo piano nelle successive vicende del Paese. Il caos istituzionale che tuttora avvolge le vicende libiche non gli ha permesso di poter esercitare il proprio peso politico. Ancora una volta le frange radicali che hanno mantenuto un assetto armato(e non politico) hanno preso il sopravvento, come nel caso di Ansar al Sharia in Cirenaica. La caduta di Mohamed Morsi al Cairo ha dato un'ulteriore spallata alle velleità politiche del movimento in Libia, riducendo nel contempo i margini operativi di chi intendesse magari proseguire la lotta via un'opzione militare.
  INVISIBLE DOG - ANSAR A...  
The Lybian Ansar al Sharia assists the local population, supports charity organizations. They provide services to the people of Benghazi that the central government is not able to provide. Despite being hunted down by the US, Kattalah is considered very highly and very well protected in Cyrenaica.
L'Ansar al Sharia libica fornisce assistenza alla popolazione, dà supporto ad organizzazioni caritatevoli, fornisce cioè un servizio alla popolazione di Bengasi che il governo centrale non è in grado di assicurare. E quindi, nonostante la caccia americana, Khattalah gode di considerazione e protezione in Cirenaica.
  HOW THE ISIS TELLS ITS...  
However, states the booklet, it was an army too weak to fight the regime on its own, until the “migrants” (“Mujahereen”) and the “supporters” (“Ansar”), joined its ranks. These were all Muslims, of course, coming from 50 different countries.
Ma questi era un esercito troppo debole per combattere il regime ed allora, sempre nella consecutio logica dell’ISIS, ecco arrivare a rinforzo dei ribelli i “migranti (“Mujahereen”) e i “sostenitori” (“Ansar”), ovviamente tutti musulmani, provenienti da 50 Paesi del mondo.
  INVISIBLE DOG - SINAI, ...  
A few months after the attack, another group surfaced, the "Ansar al Jihad" (Partisans of the Jihad). The group announced its adhesion to the present leader of Al Qaeda, Ayman al Zawahiri whom, we should never forget, is an Egyptian national.
Gia' nell'agosto del 2011 era comparsa, in un attacco ad una stazione di polizia ad Al Arish, una sigla che poteva gia' far prefigurare un programma eversivo: "Al Qaeda nella Penisola del Sinai". Un'etichetta che poteva suonare simile all'analoga "Al Qaeda nella Penisola Arabica", gia' comparsa precedentemente in Yemen. Qualche mese dopo questa prima operazione militare, compariva un altro gruppo, "Ansar al Jihad" ("Partigiani della Jihad"), che annunciava la sua adesione all'attuale leader di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri, che - non bisogna scordarselo - e' di nazionalita' egiziana. Da quel momento in poi e' stato tutto un proliferare di sigle in tutto il Paese: " Gamaat Ansar al Sharia" ("l'Organizzazione dei Partigiani della Sharia"), comparsa nell'ottobre 2012, e poi di "Al Taliah al Salafyah al Mujahedyah Ansar al Sharia" ("l'Avanguardia Combattente Salafita dei Partigiani della Sharia"), comparsa a gennaio 2013.
  INVISIBLE DOG - THE WRE...  
The rebellion by the National Movement for the Liberation of the Azawad (MNLA), the coup d'état and the recruitment in the ranks of AQMI, Ansar Dine and MUJAO of dozens of unemployed and starving youth from both the north and south of the country are part of an explosive national picture.
La ribellione del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (MNLA), il colpo di Stato e il reclutamento di giovani disoccupati e affamati nel nord come al sud del Paese nelle file di AQMI, Ansar Dine e MUJAO si inseriscono in un quadro nazionale esplosivo. Questo e' stato segnato a fine 2011 e inizio 2012 da delle manifestazioni contro il caro-vita, la disoccupazione, la precarieta', il referendum costituzionale, la questione della terra, la corruzione e l'impunita'.
  INVISIBLE DOG - TUNISIA...  
Nonetheless, the attack against the US embassy in Tunis on September 14 2012 by yet another fundamentalist group, 'Ansar al Sharia' lead by Seif Allah ibn Hussein also know as Abu Iyad, is an alarm bell of the instability affecting both religious and political Islam.
Ma alcune intemperanze (aggressioni verso le donne, proibizione dell'uso dell'alcol, discorsi e sermoni estremisti dei loro leader, antisemitismo dichiarato) hanno forse dato a queste frange politiche un interesse mediatico sicuramente superiore al loro peso nel panorama politico tunisino. L'attacco all'ambasciata americana di Tunisi il 14 settembre 2012 da parte di un'altra formazione estremista islamica, la "Ansar al sharia" guidata da Seif Allah ibn Hussein, noto anche con il nome di Abu Iyad, e' un campanello di allarme di un equilibrio instabile in cui si manifesta l'Islam, non solo come religione, ma anche come politica. Quindi non solo un problema della Tunisia, che forse piu' di altre nazioni e' in grado di esorcizzare o metabolizzare questo fenomeno con un approccio democratico e nel contempo pragmatico, ma di tutto il mondo arabo.
  SYRIA: THE SAUDI GAMBLE  
On the opposite front, there are a myriad of group that include the Free Syrian Army and Salafi formations like Jabhat al Nusra, Jaish al Sham, Jaish al Suri al Hurr, Suqur al Jabal, Ansar al Sharia, Ansar el Din, Ahrar al Sham and so forth.
Il campo di battaglia siriano è così affollato che molte volte è difficile capire chi combatte chi. Da una parte i russi e iraniani che affiancano le truppe di Bashar Assad assieme ai volontari sciiti iracheni e libanesi, a cui aggiungere le milizie degli Hezbollah. Sul fronte opposto, vi sono una miriade di gruppi che vanno dal laico Free Syrian Army ai gruppi salafiti come Jabhat al Nusra, Jaish al Sham, Jaish al Suri al Hurr, Suqur al Jabal, Ansar al Sharia, Ansar el Din, Ahrar al Sham o altri meno famosi.
  INVISIBLE DOG - ANSAR A...  
The Ansar in Derna, a mix of banditry and terrorism, was headed by Abu Sufian bin Qumu, who was killed in April 2013. Qumu was a longtime terrorist who had also experienced Afghanistan. He was captured, sent to Guantanamo, then handed over to the Libyans in 2007, where he was granted an amnesty, together with other exponents of the Islamic Fighting Lybian Group to which Qumu belonged, by Khadafi.
Vi sono due organizzazioni con il nome Ansar al Sharia attualmente in Libia. Esse operano territorialmente in due aree distinte, Derna e Bengasi, e non è chiaro se siano sotto un unico comando. Quella di Derna, una via di mezzo tra banditismo e terrorismo, faceva capo a Abu Sufian bin Qumu, ucciso nell’aprile 2013. Un terrorista di lungo corso con esperienze afghane, Qumu è stato rinchiuso a Guantanamo, consegnato ai libici nel 2007 e amnistiato dal Geddafi, insieme ad altri esponenti del Gruppo Islamico Combattente Libico di cui era stato militante, nel 2010.
  INVISIBLE DOG - SINAI, ...  
These last groups have the common "Ansar al Sharia" suffix in their name, the same that became widely used in every north African country and which symbolizes the affiliation to Al Qaeda and to the defunct Osama bin Laden.
Tutte sigle hanno in comune il marchio di "Ansar al Sharia", lo stesso e' diventato consuetudine in ogni Paese del nord Africa e richiama l'affiliazione ad Al Qaeda del defunto Osama bin Laden. In Libia questa organizzazione e' stata responsabile dell'uccisione dell'ambasciatore americano a Benghazi. Tuttavia, le sigle terroristiche egiziane hanno principalmente origine nella Jihad Islamica egiziana, un gruppo terroristico presente nel Paese da svariati anni ed adesso rinverdito alla luce delle recenti vicende politiche interne. Non casualmente tra le figure emergenti dell'estremismo islamico egiziano, che lentamente si sta trasformando in terrorismo, figura Mohamed al Zahawiri, fratello del piu' noto Ayman, liberato dalle prigioni egiziane nel marzo del 2012.
  INVISIBLE DOG - SINAI, ...  
A few months after the attack, another group surfaced, the "Ansar al Jihad" (Partisans of the Jihad). The group announced its adhesion to the present leader of Al Qaeda, Ayman al Zawahiri whom, we should never forget, is an Egyptian national.
Gia' nell'agosto del 2011 era comparsa, in un attacco ad una stazione di polizia ad Al Arish, una sigla che poteva gia' far prefigurare un programma eversivo: "Al Qaeda nella Penisola del Sinai". Un'etichetta che poteva suonare simile all'analoga "Al Qaeda nella Penisola Arabica", gia' comparsa precedentemente in Yemen. Qualche mese dopo questa prima operazione militare, compariva un altro gruppo, "Ansar al Jihad" ("Partigiani della Jihad"), che annunciava la sua adesione all'attuale leader di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri, che - non bisogna scordarselo - e' di nazionalita' egiziana. Da quel momento in poi e' stato tutto un proliferare di sigle in tutto il Paese: " Gamaat Ansar al Sharia" ("l'Organizzazione dei Partigiani della Sharia"), comparsa nell'ottobre 2012, e poi di "Al Taliah al Salafyah al Mujahedyah Ansar al Sharia" ("l'Avanguardia Combattente Salafita dei Partigiani della Sharia"), comparsa a gennaio 2013.
  INVISIBLE DOG - THE WRE...  
Those Malians that greeted President Hollande as a liberator thought Operation Serval served the purpose of quickly ridding Mali of Al Qaeda in the Islamic Maghreb (AQMI) and of their affiliates from Ansar Dine and MUJAO and that life would have gone back to normal.
Sarei" intrattabile " ha anticipato il Presidente François Hollande. Questa parola e' nelle nostre teste e ci ferisce. Il Ministro della Difesa, Jean Yves Le Drian, ritiene a tal proposito che" si debba fare le cose con forza " (RFI). I maliani che hanno accolto il Presidente Hollande come un liberatore immaginavano che l'operazione Serval servisse a sbarazzarsi velocemente di Al Qaeda nel Maghreb Islamico (AQMI) e dei suoi affiliati di Ansar Dine e del MUJAO e che la vita sarebbe tornata come prima. L'intervento militare ha incontestabilmente ridotto le capacita' di nuocere dei jihadisti, uccidendone alcune centinaia e distruggendo i loro stock di armi e carburante. Ma le citta' di Gao e Timbuktu sono libere senza esserlo veramente visto che alcuni gruppi che la retorica ufficiale bolla come "residuali" continuano ad operare in queste localita' commettendo attentati. Fatto ancora piu' preoccupante, Kidal e' ancora nelle mani del Movimento Nazionale per la Liberazione dell'Azawad (MNLA) che vieta all'esercito maliano l'ingresso in citta'.
  SYRIA: THE SAUDI GAMBLE  
On the opposite front, there are a myriad of group that include the Free Syrian Army and Salafi formations like Jabhat al Nusra, Jaish al Sham, Jaish al Suri al Hurr, Suqur al Jabal, Ansar al Sharia, Ansar el Din, Ahrar al Sham and so forth.
Il campo di battaglia siriano è così affollato che molte volte è difficile capire chi combatte chi. Da una parte i russi e iraniani che affiancano le truppe di Bashar Assad assieme ai volontari sciiti iracheni e libanesi, a cui aggiungere le milizie degli Hezbollah. Sul fronte opposto, vi sono una miriade di gruppi che vanno dal laico Free Syrian Army ai gruppi salafiti come Jabhat al Nusra, Jaish al Sham, Jaish al Suri al Hurr, Suqur al Jabal, Ansar al Sharia, Ansar el Din, Ahrar al Sham o altri meno famosi.
  ISIS: NEXT STOP SINAI  
This was evident in the attack against the al Rawdah mosque, which was carried out in full military fashion. The group that until 2011 went under the name of Ansar Beit al Maqdis (Partisans of Jerusalem), pledged its allegiance to the caliphate in 2014 and changed its name to Velayat Sinai (Sinai Province).
Con il recente afflusso di combattenti scappati dalla Siria e dall'Iraq, le file del terrorismo locale si sono ingrossate. I nuovi arrivati hanno peraltro un bagaglio di esperienze militari che i locali non hanno. Questo ha portato il terrorismo nel Sinai a migliorare in qualità e quantità. Anche la dinamica dell'attentato alla moschea al Rawdah dimostra un’organizzazione di tipo militare. Dal nucleo iniziale che operava, fin dal 2011, sotto il nome di "Ansar Beit al Maqdis" ("Partigiani di Gerusalemme") si è passati all'adesione al califfato nel 2014 ed al nome "Velayat Sinai" ( "Provincia Sinai"). Il passaggio formale e di responsabilità all'ISIS ha portato ad una fusione organica tra le due organizzazioni.
  ISIS: NEXT STOP SINAI  
Jund al Islam gained the spotlight in September 2013 for an attack against the Egyptian military in Rafah. Al Qaeda’s leader in Egypt is Hisham Ashmawi, aka Abu Omar al Muhajir, who can count on groups such as Ansar al Islam and Morabitoun in urban centers.
Jund al Islam era assurto alla notorietà nel settembre 2013 per un attacco contro militari egiziani a Rafah. Chi guida il terrorismo di Al Qaeda in Egitto è Hisham Ashmawi alias Abu Omar al Muhajir che in territorio metropolitano si avvale di altre sigle o gruppi come Ansar al Islam e Morabitoun. Il capo dell'ISIS nel Sinai è invece Mohammed al Isawi, noto con il nome di battaglia di Abu Osama al Masri, già cliente delle carceri egiziani da cui era scappato dopo le insurrezione del 2011. Ricopre l'incarico dal 2016 dopo che il precedente leader del gruppo, Abu Dua'l al Ansari, è stato ucciso da un raid aereo egiziano.
  INVISIBLE DOG - ANSAR A...  
The operations of Ansar al Sharia in Yemen were initially aimed against the population that did not abide by the Islamic code. Today their targets are mainly the Americans and, to a lesser extent, the Yemenite security forces which, with the help of US drones, are fighting terrorism successfully.
In Yemen le operazioni di Ansar al Sharia erano inizialmente mirate contro la popolazione che non si piegava ai dettami islamici. Adesso – un po’ per necessità di difesa e un po’ per assecondare quello che diceva Bin Laden – gli obiettivi sono soprattutto gli americani e, in subordine, le forze di sicurezza yemenite che, con il concorso dei droni americani, li stanno combattendo con soddisfacente successo.
  NIGER’S DANGEROUS ISLAM  
But Boko Haram in nearby Nigeria, AQIM (Al Qaida in the Islamic Maghreb) in Burkina Faso, Al Muorabitoun in South Algeria and North Mali, which made an alliance in March 2017 with Ansar Eddine of Mali (thus forming the “Jamaat Nusra al Islam wal Muslemin” - “Movement for the Support of Islam and of Muslims”, recently affiliated with Al Qaida) pose an imminent threat for Niger, since there exist no border controls in the area and the terrorists are free to move undisturbed throughout the region.
La fase successiva è stata poi l’infiltrazione del terrorismo, sinora d’importazione come dimostrato dai tentativi di cattura di ostaggi occidentali e i ripetuti attacchi contro la popolazione nella regione di Diffa e Tillabéri. Ma i Boko Haram nella vicina Nigeria, AQIM (Al Qaida inel Magreb Islamico) in Burkina Faso, Al Muorabitoun nel sud dell’Algeria e nord Mali, alleatosi nel marzo 2017 con Ansar Eddine nel Mali (formando il “Jamaat Nusra al Islam wal Muslemin” - “Movimento per il sostegno dell’Islam e dei Musulmani” recentemente affiliatosi ad Al Qaida) sono una minaccia immanente per il Niger anche perché i controlli confinari non esistono e questi terroristi si muovono indisturbati nella regione.
  INVISIBLE DOG - AFRICA ...  
Thanks to the arsenals coming from Libya and to the lack of resistance from Mali's army, the operations went just smoothly. In less than two weeks Mali has been erased from the geographical map: the Tuareg movement and the islamists from Ansar Dine have declared independence and created a new nation, Azawad.
Poche ore dopo il rovesciamento di ATT proprio quegli stessi movimenti ribelli che i militari volevano annientare hanno preso d'assalto le principali città del nord: Gao, Kidal e la mitologica Timbouctu'. Grazie agli arsenali prelevati in Libia ed alla mancata resistenza dell'esercito maliano le operazioni sono procedute senza intoppi. Nel giro di meno di due settimane il Mali e' stato cancellato dalla mappa geografica: i movimenti Tuareg e gli islamisti di Ansar Dine hanno dichiarato l'indipendenza e la creazione di una nuova nazione, Azawad.
  INVISIBLE DOG - LIBYA: ...  
The arrest and extradition in Cyrenaica on June 18, 2014 of the Ansar al Sharia leader Ahmed Abu Khattala, alleged mastermind behind the assassination of US Ambassador Christopher Stevens in Benghazi in 2012, has earned General Haftar yet more points in the eyes of the Americans.
Con l’arresto in Cirenaica e l'estradizione il 18 giugno 2014 del leader di Ansar al Sharia, Ahmed Abu Khattala, personaggio ritenuto responsabile dell’uccisione dell’ambasciatore Christopher Stevens nel 2012, il generale Haftar ha guadagnato ulteriori punti nella considerazione americana. L’arresto di Khattala è stato ufficialmente attribuito all’FBI e alla Delta Force, ma niente sarebbe potuto avvenire senza il fattivo sostegno locale da parte degli uomini del generale. Da adesso in poi Haftar può anche contare sul sostegno dell'intelligence americano e questo potrebbe spianargli la strada che da Benghazi va a Tripoli.
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