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Se si raccogliessero le immagini di molte campagne di informazione e sensibiliz- zazione sulla tratta di esseri umani si otterrebbe una grande mostra che ritrae solo il corpo delle donne e alcune parti di esso. Osservandole bene si capirebbe come queste rappresentazioni si differenziano da quelle che sessualizzano e oggettiviz- zano le donne solo per il fatto che le prime presentano le donne in relazione alla violenza, all’abuso e al terrore. È cosi che vengono rappresentate le donne nelle campagne contro la tratta: vittime, donne oggetto, erotizzate, distaccate, passive, dissociate, senza segni di vita, immobilizzate, bloccate, ferite, livide, legate, ansi- ose, terrorizzate, inermi, piene di rimorsi, incatenate, decedute. Alcune di queste immagini utilizzate ricordano in modo esplicito la pornografia. La rappresentazi- one delle donne in molte campagne anti tratta si riduce al loro corpo e il messag- gio scontato è che i loro corpi non appartengono a loro stesse.
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