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„Irgendwann entstand schließlich die Idee, die Zusammenarbeit auf eine neue Ebene zu bringen – in Form eines Sekts, der ein Gemeinschaftswerk aller Mitglieder sein sollte“, erklärt Reiterer. „Jeder der Betriebe lieferte vor etwas mehr als drei Jahren rund 100 Liter Grundwein (Chardonnay, Weiß- und Blauburgunder) bei der Sektkellerei Kettmeir an, dort wurde er nach dem klassischen Verfahren, also wie ein Champagner, zur Vollendung gebracht.“
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“Ad un certo punto è nata l’idea di portare la collaborazione ad un livello superiore, attraverso la produzione di uno spumante che fosse frutto di un lavoro di squadra”, chiarisce Reiterer. “Poco più di tre anni fa, ogni azienda ha conferito circa 100 litri del vino base (Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero) presso la cantina Kettmeir, dove la lavorazione ha seguito il metodo classico, quindi quello utilizzato per lo champagne”. In altri termini, le uve di alta qualità sono state lavorate fino ad ottenere i vini base e Kettmeir si è occupato poi della spumantizzazione. “In cantina lo spumante è stato sottoposto alla seconda fermentazione su lieviti per 36 mesi all'interno di bottiglie doppia magnum (dette Jeroboam), operazione che permette allo spumante di sviluppare i suoi particolari e molteplici aromi. I lieviti sono stati rimossi solo poche settimane fa attraverso la sboccatura e successivamente è stato eseguito il dosaggio”, chiarisce l’esperto Reiterer.
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