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La sua esperienza in EDF è durata esattamente dieci anni (1980-1990), ed è in questo periodo che ha cominciato ad interessarsi allo studio dei meccanismi che regolano il danno e la fatica nel contesto della meccanica del continuo. Nei lavori di questo periodo sono, infatti, già presenti tutti i concetti di base sui quali fonderà la sua ricerca futura: i) la frattura e i fenomeni di danno, benché irreversibili, possono essere studiati mediante una formulazione variazionale, ii) un’analisi multi scala è essenziale per la formulazione di modelli per continui compositi o eterogenei, iii) una formulazione rigorosa della termo-meccanica non lineare costituisce un prerequisito necessario per una precisa ed efficace formulazione di teorie del danno e della frattura.
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