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Beim abendlichen Rosenkranzgebet bemerkte er am Bild der Madonna Tropfen, die den Anschein erweckten, als ob die Muttergottes weinte. Nachdem sich dies einige Male wiederholte, beschloss man, diese Erscheinung dem Bischof in Trient zu melden, der daraufhin eine Kommission zur Überprüfung entsandte.
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Il 28 novembre 1733, un soldato dell'Imperatore si trovava in visita ad un maso contadino di Cortaccia, il maso “an der Platten”. Durante la preghiera serale del rosario, egli notò delle gocce sul dipinto della Madonna, che gli fecero pensare che Maria stesse piangendo. A seguito del ripetersi dell'evento, si decise di comunicare il fenomeno al Vescovo di Trento, che inviò una commissione per verificare l'accaduto. Dall'indagine non risultò alcuna frode, e il quadro della “Madonna piangente” venne riconosciuto come miracolo. Alcuni mesi più tardi, più precisamente il 17 luglio 1738, il dipinto fu trasferito nella Chiesa parrocchiale di San Vigilio. Da allora, però, sull'immagine miracolosa non sono più comparse gocce o lacrime.
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