|
«Fidea Design», das ist eine Herzensangelegenheit. Seit 2008 setzt sich die Gründerin Franziska Bründler ein, Produkte junger Designer in Sozialwerken herstellen zu lassen. Ein oft genug schwieriges Unterfangen, bewegt sie sich mit ihrem Geschäft nicht auf dem Massenmarkt sondern in der Nische.
|
|
«Fidea Design», c’est avant tout une affaire de cœur. Depuis 2008, sa fondatrice Franziska Bründler s’emploie à faire fabriquer les produits de jeunes designers par des entreprises sociales. Et c’est bien souvent une véritable gageure: ses activités ne sont pas destinées au marché de masse, elles se situent dans une niche. Mais cette passion tient avant tout à la proximité avec les gens et avec les ateliers: «Je suis à chaque fois fascinée de voir le travail accompli par les travailleurs des institutions, leurs produits sont inégalables et possèdent de nombreuses qualités», observe-t-elle. La collaboration avec de jeunes designers boucle ce processus gagnant-gagnant – du moins en ce qui concerne le design, le développement et la production. Jusqu’à présent, Franziska Bründler rémunérait les auteurs en «royalties», des droits de licence – une situation qu’elle s’est attachée à changer depuis le lancement de ses activités. Aujourd’hui, elle peut s’appuyer sur l’aide à la création de la fondation Albert Koechlin Stiftung (AKS).
|
|
„Fidea Design”: una questione di cuore. Dal 2008, la fondatrice Franziska Bründler si impegna per far realizzare le creazioni dei giovani designer per opera degli enti sociali. Un’impresa piuttosto ardua, considerando che la sua sfera d’attività non si muove nella dimensione del mercato di massa, ma piuttosto in una dimensione di nicchia. Ma la sua passione ha origine nello stretto contatto che si riesce ad avere con le persone e con i luoghi di lavoro: „Resto sempre ammaliata come fosse la prima volta quando vedo quanto impegno viene profuso da chi lavora nelle istituzioni per fare in modo che i loro prodotti inconfondibili mettano in mostra tutte le loro svariate qualità”, ammette. Lavorare con giovani designer permette di chiudere il cerchio e crea una situazione vincente per tutti, almeno per quanto concerne il design, lo sviluppo e la produzione. Finora, Franziska Bründler ha dovuto versare agli ideatori le cosiddette „royalties”, ovvero i diritti di licenza. È dagli inizi della sua attività imprenditoriale che deve lottare contro questa situazione e ora, finalmente, può contare sul sostegno sotto forma di contributo della fondazione Albert Koechlin Stiftung (AKS), la quale ha sede a Lucerna e opera come istituzione senza scopo di lucro nei settori del sociale, dell’istruzione, della cultura, dell’economia e dell’ambiente.
|