kuwait – Übersetzung – Keybot-Wörterbuch

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Keybot 53 Ergebnisse  artimhotel.com  Seite 8
  YEMEN, A FORGOTTEN CON...  
The Saudi army and its over 100 thousand troops benefit from US logistical support and are assisted by units coming from several other countries: a thousand Egyptians, 800/900 Sudanese, a thousand from Qatar, a brigade provided by the UAE, plus a couple of thousand Colombian mercenaries, an artillery battalion from Kuwait, 300 from Bahrein and 2.100 soldiers from Senegal.
Del resto, questa guerra senza senso al momento non lascia intravedere alcuna soluzione politica. Le operazioni militari sono in stallo. L'esercito saudita ed i suoi oltre 100.000 uomini godono del supporto logistico fornito dagli americani e sono affiancati da truppe provenienti da altri Paesi: un migliaio di egiziani, 800/900 sudanesi, mille dal Qatar, una brigata fornita dagli Emirati Arabi Uniti che hanno assoldato anche quasi 2.000 mercenari colombiani, un battaglione d'artiglieria kuwaitiana, 300 dal Bahrein, 2.100 dal Senegal. Nel conteggio non sono incluse le truppe lealiste di Hadi. Ai soldati sul terreno bisogna sommare una forza aerea di circa 100 aerei sauditi a cui vanno aggiunti i velivoli di altre nazioni (Giordania, Egitto, UAE, Bahrein, Marocco, Sudan, Kuwait, Qatar). Questo massiccio spiegamento di forze non è sinora riuscito a sconfiggere circa 100.000 miliziani Houthi affiancati dalle truppe rimaste fedeli all'ex presidente Saleh. Anzi, adesso la guerra è tracimata in territorio saudita: ci sono state sporadiche incursioni delle milizie di Ansar Allah, ci sono stati ripetuti lanci di missili balistici.
  INVISIBLE DOG - IRAN AN...  
In such a scenario there could be a possible counter-attack against US military structures in the Persian gulf (Kuwait, Baharain, Qatar, U.A.E, Oman and Saudi Arabia) and against those same countries.
attacco limitato contro una parte dei siti nucleari iraniani da parte di Israele, con il supporto degli USA, si tradurrebbe in una perdita di consenso degli Stati Uniti in ambito internazionale, con ripercussioni negative sul Presidente Obama in occasione delle elezioni di novembre. Per l'Iran significherebbe un ricompattamento del fronte interno, con alcuni dubbi circa la convenienza riguardo alla chiusura dello stretto di Hormuz: per le ricadute sull'economia iraniana e sull'opinione pubblica mondiale e per le successive giustificazioni, in tal caso, ai fini della ripresa del programma nucleare;
  YEMEN, A FORGOTTEN CON...  
There have been a series of talks to put an end to the conflict. The latest round was held in Kuwait and failed miserably in August after three months of futile discussions. Immediately after their collapse the bombings resumed.
Ci sono stati sinora vari tentativi di negoziati internazionali per trovare un accordo per mettere fine alla guerra. L'ultimo round di colloqui in Kuwait è fallito ad agosto dopo tre mesi di discussioni inutili. Subito dopo sono ripresi i bombardamenti. Durante l'ultima visita del Segretario di Stato USA John Kerry a Riad è giunta una nuova proposta: cessazione delle ostilità, ritiro gli Houthi dalla capitale Sana'a conquistata nel settembre del 2014 e la contestuale consegna di tutti gli armamenti pesanti. Come dire ai ribelli: arrendetevi. Più che una proposta, una boutade.
  SYRIA: THE SAUDI GAMBLE  
Boasting the name “Thunder of the North”, it saw the participation of 150 thousand troops, over two thousand airplanes and 20 thousand tanks coming from about 20 Arab or Islamic countries. Units from Pakistan, Turkey, Egypt, Sudan, Jordan, Kuwait, Tunisia, Malaysia and Morocco carried out the dress rehearsal of the hypothetical intervention in Syria.
Il preludio di quanto potrebbe succedere ha preso corpo dal 14 febbraio al 10 marzo nelle esercitazioni militari congiunte al confine nord dell'Arabia Saudita. Sotto il titolo roboante di “Tuono del Nord”, hanno visto il dispiegamento di 150 mila soldati, oltre duemila aerei e 20 mila carriarmati provenienti da una ventina di Paesi arabi ed islamici. Unità da Pakistan, Turchia, Egitto, Sudan, Giordania, Kuwait Tunisia, Malesia e Marocco hanno inscenato le prove generali di un ipotetico intervento in Siria. Contestualmente, aeri sauditi sono stati dispiegati nella base aerea di Incirlik, in Turchia.
  THE MERCENARIES THAT U...  
The same can be said for Kuwait. With 4 million inhabitants, 2.3 million are expats coming from India, Egypt, Pakistan, Syrian, Palestine-Jordan or Philippines, Bangladesh and Sri Lanka. With these demographics, there is no national army that can withstand a threat without a foreign support.
Lo stesso avviene in Kuwait. Su una popolazione di circa 4 milioni di abitanti vi sono oltre 2,3 milioni di stranieri di cui la maggioranza sono indiani, egiziani, pakistani, siriani, palestinesi-giordani, oltre a filippini, bengalesi e srilankesi. Un pericolo demografico che non può essere contrastato da un esercito autoctono e da cui nasce il sistematico ricorso all'assistenza esterna che nel caso specifico è soprattutto di matrice americana. La branca antiterrorismo dei Servizi Informativi kuwaitani è stata addestrata dalla CIA, le forniture di armi e l'addestramento dei piloti è sempre di matrice americana.
  YEMEN, A FORGOTTEN CON...  
The Saudi army and its over 100 thousand troops benefit from US logistical support and are assisted by units coming from several other countries: a thousand Egyptians, 800/900 Sudanese, a thousand from Qatar, a brigade provided by the UAE, plus a couple of thousand Colombian mercenaries, an artillery battalion from Kuwait, 300 from Bahrein and 2.100 soldiers from Senegal.
Del resto, questa guerra senza senso al momento non lascia intravedere alcuna soluzione politica. Le operazioni militari sono in stallo. L'esercito saudita ed i suoi oltre 100.000 uomini godono del supporto logistico fornito dagli americani e sono affiancati da truppe provenienti da altri Paesi: un migliaio di egiziani, 800/900 sudanesi, mille dal Qatar, una brigata fornita dagli Emirati Arabi Uniti che hanno assoldato anche quasi 2.000 mercenari colombiani, un battaglione d'artiglieria kuwaitiana, 300 dal Bahrein, 2.100 dal Senegal. Nel conteggio non sono incluse le truppe lealiste di Hadi. Ai soldati sul terreno bisogna sommare una forza aerea di circa 100 aerei sauditi a cui vanno aggiunti i velivoli di altre nazioni (Giordania, Egitto, UAE, Bahrein, Marocco, Sudan, Kuwait, Qatar). Questo massiccio spiegamento di forze non è sinora riuscito a sconfiggere circa 100.000 miliziani Houthi affiancati dalle truppe rimaste fedeli all'ex presidente Saleh. Anzi, adesso la guerra è tracimata in territorio saudita: ci sono state sporadiche incursioni delle milizie di Ansar Allah, ci sono stati ripetuti lanci di missili balistici.
  THE ISIS AND BANGLADESH  
The JMB, for one, has seen in the past an influx of veterans that had fought in Afghanistan. The ties with foreign entities include radical Wahabi Ngos from Saudi Arabia, Qatar (Qatar Charitable Society) and Kuwait (Kuwait Joint Relief Committee).
Come accennato, il Bangladesh ha una posizione geografica particolarmente importante agli occhi dell'ISIS. Collocato tra l'India induista e il Myanmar buddista, può costituire un ottimo trampolino di lancio per allargare l'estremismo islamico verso i Paesi limitrofi. In Myanmar può essere sfruttata la situazione dei Rohingya, perseguitati per la loro fede islamica, che risultano avere instaurati contatti con il Jamat ul Mujaheddin Bangladesh. In India, invece, focolai di tensione possono essere alimentati con la popolazione islamica in Assam, Kashmir e Uttar Pradesh.
  THE ISIS AND BANGLADESH  
The JMB, for one, has seen in the past an influx of veterans that had fought in Afghanistan. The ties with foreign entities include radical Wahabi Ngos from Saudi Arabia, Qatar (Qatar Charitable Society) and Kuwait (Kuwait Joint Relief Committee).
Come accennato, il Bangladesh ha una posizione geografica particolarmente importante agli occhi dell'ISIS. Collocato tra l'India induista e il Myanmar buddista, può costituire un ottimo trampolino di lancio per allargare l'estremismo islamico verso i Paesi limitrofi. In Myanmar può essere sfruttata la situazione dei Rohingya, perseguitati per la loro fede islamica, che risultano avere instaurati contatti con il Jamat ul Mujaheddin Bangladesh. In India, invece, focolai di tensione possono essere alimentati con la popolazione islamica in Assam, Kashmir e Uttar Pradesh.
  KUWAIT'S SECURITY STRUC...  
Kuwait is a small country that has always faced two major threats. The first one being its neighbors – Iraq and Saudi Arabia – that have often looked to conquer the tiny emirate. Saddam Hussein’s invasion on August 2, 1990 is the latest example of the latter.
Il Kuwait è un piccolo stato che, da sempre, ha due pericoli con cui confrontarsi. Il primo è la vicinanza con due grosse nazioni – Iraq e Arabia Saudita – che hanno sempre avuto, in modo più o meno evidente, velleità di conquista sul piccolo emirato. L'invasione del 2 agosto 1990 da parte delle truppe di Saddam Hussein è stato uno degli ultimi esempi. Ma in un passato più remoto anche i sauditi avevano fatto altrettanto. Non avendo forze militari in grado di confrontarsi con questo tipo di minaccia, il Kuwait deve necessariamente appoggiarsi alla forza e collaborazione di altri Paesi più potenti, in questo caso Stati Uniti, Francia e Inghilterra. Per collaborazione si intende soprattutto una collaborazione nel campo dell’intelligence. La seconda minaccia è invece interna e di carattere demografico: su una popolazione di circa 4,4 milioni di abitanti, il 70% sono immigrati, soprattutto egiziani e indiani.
  INVISIBLE DOG - SAUDI A...  
The evidence of such a claim is that when Morsi was toppled, Saudi Arabia was one of the first countries to pledge economic support (5 billion USD) to the new military rulers. Also other GCC countries like Kuwait (4 bln USD) and the United Arab Emirates (3 bln USD) behaved similarly.
Anche in Egitto e Tunisia, dove si sono affermate con la primavera araba dirigenze di matrice islamica, i rapporti di queste ultime con il wahabismo non sono mai stati idilliaci. Il dittatore tunisino Ben Ali e' oggi ospitato in Arabia Saudita. Hosni Mubarak rappresentava uno dei maggiori alleati di Ryad in Medio Oriente. E la causa e' sempre la stessa: i Fratelli Musulmani. La controprova evidente di tutto questo e' che quando Morsi e' stato recentemente defenestrato, l'Arabia Saudita (con 5 miliardi di dollari) e' stata tra i primi Paesi a promettere sostegno finanziario alla controrivoluzione dei militari. Altrettanto hanno fatto altri Paesi del GCC come il Kuwait (4 mld $) e gli Emirati Arabi (3 mld $).
  IRAQ’S PARAMILITARY FO...  
The pretext for a rapprochement between the two countries was the International Conference for the Reconstruction of Iraq that was held in Kuwait City in February 2018. The Saudis and the other donors pledged 30 billion dollars in aid.
Il pretesto per riavvicinare i due Paesi era stato dato dalla Conferenza Internazionale per la ricostruzione dell’Iraq che si è tenuta a Kuwait City nel febbraio 2018 e durante la quale i sauditi hanno promesso di fornire sostegno finanziario. Chiaramente la contropartita dei soldi sauditi è politica e riguarda le ingerenze iraniane. Vedere le milizie sciite inglobate nell’esercito iracheno, un qualcosa di simile ai Pasdaran iraniani, è una circostanza sicuramente non gradita a Ryad.
  THE CYBER-WAR IN THE M...  
The attack was carried out by the self-proclaimed commando “sharp sword of Justice”, which was found to be operating out of Iran. The experiment was then successfully replicated in the following years against companies in Kuwait, Qatar and United Arab Emirates.
I primi passi sono già stati mossi nell’agosto del 2012 (non casualmente periodo di Ramadan) quando, attraverso una E-mail spam, furono messi fuori uso oltre 35.000 computers della società petrolifera ARAMCO. Un attacco condotto da un gruppo autodenominatosi “la spada tagliente della Giustizia”, comunque poi identificato come una operazione di hackeraggio proveniente dal territorio iraniano. Un esperimento poi reiterato negli anni successivi con successo anche contro altre compagnie del Kuwait, Qatar e Emirati Arabi Uniti. E quando è iniziato l’intervento armato saudita in Yemen, nel giugno del 2015, un altro gruppo, questa volta autodefinitosi “l’esercito cyber dello Yemen”, ha reso pubblici una serie di dati ed informazioni (circa mezzo milione di documenti) ottenuti dal sistema informatico del Ministero degli Esteri saudita. Anche qui è stata poi accertata la longa manus iraniana. E tutto è avvenuto nonostante la promessa formulata un mese prima dal Presidente americano Obama di voler dare assistenza tecnica nel campo specifico a tutti i Paesi del Gulf Cooperation Council.
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