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Pendant plusieurs années, le chef de projet, Claude Lüscher, a tenté en vain de convaincre les grandes entreprises du secteur sanitaire. C’est finalement avec Philipp Untersander, le patron de Liftac AG, une PME de Grabs (SG), qu’il a pu collaborer.
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Die Suche nach einem Partner zur serienmässigen Herstellung des Produkts erwies sich als schwierig. Mehrere Jahre lang bemühte sich Projektleiter Claude Lüscher vergeblich, die Grossen der Sanitärbranche von einer Zusammenarbeit zu überzeugen. Mehr Erfolg hatte er schliesslich bei Philipp Untersander, Inhaber der Liftac AG, eine KMU aus Grabs (SG). Die auf Spitalbedarf spezialisierte Firma beschloss, die wasserlose Toilette zur Marktreife zu bringen. Sie gründete dazu eine Tochterfirma, die CLOsac AG, kaufte der FHNW die existierenden Patente ab und sicherte sich mit der Anstellung des ehemaligen FHNW-Absolventen Julien Furstos wertvolles Know-how. Zusätzliche Testrunden in Spitälern führten zu entscheidenden Verbesserungen des Prototyps. Der ursprünglich vorgesehene Clipverschluss der Fäkalienbeutel etwa hatte sich als zu wenig geruchsdicht erwiesen. Er wurde durch ein System ersetzt, bei dem die Beutel verschweisst werden. Zudem zeigte der Praxistest, dass die wasserlose Toilette auch Vorteile bei der Hygiene bietet sowie beim Patientenkomfort und bei den Arbeitsabläufen des Personals.
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Trovare un partner per fabbricare il prodotto in serie non è stato facile. Il capoprogetto Claude Lüscher ha tentato per anni di convincere le grandi imprese del settore prima di trovare un interessato nella persona di Philipp Untersander, il proprietario della Liftac SA, una PMI di Grabs (SG) specializzata in forniture ospedaliere. Decisa a lanciare il water senz’acqua sul mercato, l’azienda ha fondato una filiale, la CLOsac SA, che ha acquistato i brevetti esistenti dalla FHNW e ha assunto il neodiplomato Julien Furstos, assicurandosi così un prezioso know-how. Ulteriori test ospedalieri hanno poi permesso di perfezionare notevolmente il prototipo. La clip inizialmente prevista per chiudere i sacchetti non tratteneva ad esempio sufficientemente bene gli odori, per cui è stata sostituita da un sistema di sigillatura. La sperimentazione ha inoltre mostrato che i nuovi WC mobili presentavano vantaggi non solo sul piano dell’igiene, ma anche a livello di comfort dei pazienti e del personale.
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