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Keybot 16 Results  www.regione.vda.it
  Recherches  
Actuellement la seule chapelle datée est celle de Cly qui remonte à 1076 au moins (datation obtenue par l'analyse dendrométrique) et la datation proposée pour celle de Quart est comprise entre la fin du XIe et le début du XIIe siècle, qui semble cohérente aussi avec la structure primitive du château.
Attualmente la sola cappella datata è quella di Cly che risale almeno al 1076 (datazione ottenuta tramite l'analisi dendrometrica), e la datazione proposta per quella di Quart è compresa tra la fine dell'XI e l'inizio del XII secolo, coerente anche con l'impianto primitivo del castello.
  château_fenis/aperçu hi...  
Le château est la synthèse de différentes campagnes de construction qui se sont succédé de la fin du XIIe au XVe siècle.
Il castello è la sintesi di diverse campagne costruttive succedutesi dal tardo XII al XV secolo.
  La Table de Peutinger  
Le territoire valdôtain est représenté schématiquement dans la Table de Peutinger, du site www.romancoins.info ) copie des XIIe-XIIIe siècle d'un itinerarium pictum remontant aux IIIe-IVe siècle après J.
Per una sommaria ricostruzione dell'imponente rete stradale romana possiamo disporre di una serie di fonti pervenuteci dall'antichità, i cosiddetti "itinerari". Questi sono giunti sino a noi in forma espositiva (itineraria scripta) o grafica, realizzati questi ultimi come delle vere e proprie carte stradali (itineraria picta). Il territorio valdostano è schematicamente rappresentato nella Tabula Peutingeriana (dal sito www.romancoins.info), copia del XII-XIII secolo di un itinerarium pictum risalente al III-IV secolo dopo Cristo.
  Regione autonoma Valle ...  
XIIe Législature
XIIa LEGISLATURA
  La mappa dell'amministr...  
XIIe LEGISLATURE
XIIa LEGISLATURA
  Saint Pantaleon - Églis...  
Une tombe à caisse avec des pierres posées à la verticale des XIIe - XIIIe siècle se trouve au pied de la porte du clocher qui pourrait avoir été agrandi et englobé dans l'édifice précisément au cours de cette phase.
Una tomba a cassa con pietre poste a coltello del XII- XIII secolo si trova ai piedi della porta del campanile, che potrebbe essere stato ingrandito ed inglobato nell'edificio proprio in questa fase.
  Regione autonoma Valle ...  
XIIe législature
| Rapporti di fine anno |
  Salle 2 Préhistoire et ...  
Les restes exposés dans la salle couvrent un long arc temporel, qui va du Mésolithique, avec les quartz, à l'Énéolithique ou âge du Cuivre (3000-2800 avant J.-C.) avec des scalpels et de petites haches en pierre verte, des bracelets de coquillage, des meules à céréales, jusqu'à l'âge du Bronze tardif et final (XIIIe-XIIe siècles avant J.-C.) avec une épée en bronze et la pointe d'une lance, ainsi que différents instruments liés aux activités agricoles.
I reperti esposti nella sala comprendono un lungo arco cronologico che va dal Mesolitico, coi quarzi, all'Eneolitico o Età del Rame (3000-2800 a.C.) con scalpelli e accette in roccia verde, bracciali di conchiglia, macine per cereali, all'Età del Bronzo tarda e finale (XIII-XII sec. a.C.) con una spada in bronzo e la cuspide di una lancia, oltre a vari strumenti legati alle attività agricole.
  château_fenis/aperçu hi...  
Le château de Fénis domine une portion de territoire soumis depuis le XIIe siècle à la juridiction des seigneurs de Challant, vicomtes d'Aoste. Le choix d'un site dépourvu de prérogatives défensives naturelles, en contradiction avec les critères stratégiques qui déterminent l'implantation des autres châteaux valdôtains plus anciens, se justifie probablement par les avantages offerts par l'existence préalable dans la zone de noyaux habités depuis l'époque romaine.
Il castello di Fénis domina una porzione di territorio sottoposta fin dal XII secolo alla giurisdizione dei signori di Challant, visconti di Aosta. La scelta di un sito privo di prerogative difensive naturali, in contraddizione con i criteri strategici che determinano l'insediamento degli altri castelli valdostani più antichi, si giustifica probabilmente con i vantaggi offerti dalla preesistenza nella zona di nuclei abitati fin dall'epoca romana.
  Château d'Aymavilles  
Le château construit sur une basse colline morainique qui descend en dégradé vers la Doire, frappe le regard de par son aspect caractéristique: un corps central en forme de quadrilatère et quatre puissantes tours cylindriques angulaires couronnées par des mâchicoulis. On ne connaît pas la date de construction de l'édifice primitif, même si son origine remonte certainement au XIIe siècle, voire peut-être au précédent.
Il castello, costruito su una bassa collina morenica digradante verso la Dora, colpisce per il suo aspetto caratteristico: un corpo centrale a pianta quadrilatera e quattro possenti torri cilindriche angolari coronate da caditoie. Non si conosce la data di costruzione dell'edificio primitivo, anche se la sua origine risale certamente al XII secolo, forse addirittura a quello precedente. Gli scavi archeologici condotti in questi ultimi anni hanno portato alla luce i resti di un donjon che potrebbe corrispondere alla "turre" citata in un documento del 1207.
  L'église Saint Ours d'A...  
La présence de ces ouvertures explique la fonction et la relation des deux locaux: le local oriental était une crypte qui accueillait les fidèles pendant les rites en l'honneur des défunts, avec la possibilité de voir, à travers les fenestrelles, les tombes ou les reliques, objet de vénération, qui se trouvaient dans le local occidental. Entre la fin du XIe et le début du XIIe sec. la crypte a fait l'objet de transformations profondes.
Nel muro trasversale erano presenti tre aperture: quelle laterali costituite da monofore, quella centrale da una bifora. La presenza di queste aperture chiarisce la funzione e la relazione dei due vani: quello orientale era una cripta che accoglieva i fedeli durante i riti in onore dei defunti, con la possibilità di vedere, attraverso le finestrelle (fenestellae), le tombe o le reliquie, oggetto di venerazione, che si trovavano nel vano occidentale. Tra la fine dell'XI e l'inizio del XII sec. la cripta subisce delle profonde trasformazioni.
  Cathédrale Sainte Marie...  
La partie haute du chœur, dominé par un crucifix en bois du XIVe siècle, présente deux ordres de stalles sculptées vers 1460; sur le pavement deux mosaïques des XIIe et XIVe siècle sont visibles ; elles représentent respectivement les mois de l'année et une série d'animaux réels et fantastiques avec les fleuves Tigre et Euphrate.
Nella seconda metà dell'XI secolo venne completamente rifatto il corpo di fabbrica occidentale che risultò composto da due torri e da un'abside centrale aggettante; nel XIII secolo vennero abbattute due delle cinque absidi originarie e realizzato il deambulatorio, un corridoio anulare attorno al coro. Tra il XV ed i primi anni del XVI secolo, poi, i vescovi di Aosta promossero un radicale restauro della chiesa e la arricchirono di numerose opere d'arte. L'alto coro, dominato da un crocifisso ligneo del XIV secolo, presenta due ordini di stalli scolpiti verso il 1460; sul pavimento sono visibili due mosaici del XII e del XIV secolo, che rappresentano rispettivamente i mesi dell'anno e una serie di animali reali e fantastici assieme ai fiumi Tigri ed Eufrate.
  Château des Seigneurs d...  
Le donjon, ancré sur le point le plus haut de l'éperon rocheux, la disposition fonctionnelle de chaque bâtiment, l'existence de la chapelle et le sinueux parcours de liaison interne, dénoncent une fortification de type primitif ou germanique, même si les actuelles structures architecturales ramènent à des périodes plus récentes, comme aussi les premières sources narratives, qui font remonter l'origine à la fin du XIIe siècle (1185 environ).
Il donjon, fondato sul punto più alto del roccione, la disposizione funzionale dei singoli edifici, l'esistenza della cappella e il sinuoso percorso interno di collegamento denunciano un impianto fortificato di tipo primitivo o germanico, anche se le attuali emergenze architettoniche riportano a periodi più recenti, come pure le prime fonti narrative, che fanno risalire l'origine alla fine del XII secolo (1185 circa). Dopo la morte di Enrico di Quart, avvenuta nel 1377, il castello e il feudo passarono ai Savoia che lo cedettero nel 1550 a Filiberto Laschis che lo rivendette, quasi immediatamente, ai Balbis. Nel XVII secolo il castello appartenne prima al conte Nicola Coardo e infine ai Perrone di San Martino che lo donarono al Comune di Quart nel 1800.
  Salle 14 Église  
Du trousseau funéraire sont présentés au public des colliers féminins, deux très fines boucles burgondes, des fibules, des anneaux remontant aux XVIIe-XVIIIe siècles après J. -C. , des rosaires et également une paire de calices et des patènes des XIIe-XIIIe siècles après J. -C.
Nello spazio sono esposti oggetti risalenti all'epoca paleocristiana e al medioevo. Un ambone in marmo bianco, rinvenuto in due frammenti nella cattedrale aostana e risalente all'VIII sec. d.C., è stato ricomposto e posizionato su un apposito podio. Una delle vetrine presenta l'allestimento di due bicchieri in vetro soffiato (per uno dei quali viene proposta la ricostruzione della decorazione con un corteo di santi) provenienti dalla necropoli di Saint-Martin-de-Corléans (Aosta) e datati al IV-V sec. d.C.; nella parte inferiore sono esposti due speroni e una spada rinvenuti nella tomba di un cavaliere sepolto nella chiesa dei SS. Pietro e Orso di Aosta nel XIV sec. d.C. Tra i corredi funerari sono presentati al pubblico monili femminili, due finissime fibbie burgunde, fibule, anelli risalenti al XVII-XVIII sec. d.C., rosari e anche una coppia di calici e patene del XII-XIII sec. d.C.