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Il 16 gennaio 2007 ricorre il cinquantesimo anniversario della morte di Arturo Toscanini e per l’occasione sono previste una serie di importanti commemorazioni, tra cui l’organizzazione di concerti e convegni. A questi eventi il Ministero degli Affari Esteri ha voluto aggiungere qualcosa di speciale, mai concepito fino ad ora: la realizzazione di una mostra dedicata a Toscanini collezionista, la cui grande passione per le Arti in generale e per le Arti plastiche e figurative in particolare e' sempre stata nota. La collezione, all’epoca vastissima, contava piu' di cento opere di artisti italiani e stranieri e attraversa le correnti più all’avanguardia della seconda metà dell’Ottocento: dalla Scuola di Macchia, al Divisionismo, dalla Scapigliatura alla Scuola Napoletana. Tra gli artisti presenti in mostra ricordiamo: Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Boldini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Gaetano Previati, Antonio Fontanesi, Gerolamo Induno, ma anche Umberto Boccioni di qui in mostra sarà esposto un bellissimo Autoritratto del 1908. La mostra, che evidenzia questo aspetto della personalita' del Maestro, presenta circa cinquanta opere in gran parte ancora di proprieta' della famiglia del maestro e avra' come prima sede la New York Philharmonic, con il contributo della Foundation for Italian Art and Culture, dal 16 gennaio al 15 marzo 2007, per poi trasferirsi a Livorno, con la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Livorno, e ritornare in America in altre sedi. Arturo Toscanini (Parma, 25 marzo 1867 - New York, 16 gennaio 1957) fu uno dei piu' influenti direttori d’orchestra del Novecento. Impresse una svolta decisiva all’interpretazione non soltanto musico-orchestrale ma anche lirico-teatrale nella sua totalita'. Inizio' la carriera quando Verdi stava ancora componendo l’Otello e la concluse nell’era dei concerti televisivi e della stereofonia. Diresse le prime mondiali di opere quali I pagliacci di Leoncavallo e La boheme, La fanciulla del West e Turandot di Puccini; guido' il Teatro alla Scala, il Metropolitan di New York, la Filarmonica di New York, e l’Orchestra sinfonica della NBC americana (1937-54). Immagine: Vittore Grubicy, Mattino o Mattino gioioso, 1897. Olio su tela, cm 75 x 56, Milano, Galleria d’Arte Moderna. Catalogo Edizioni Gabriele Mazzotta (124 pagine, 90 illustrazioni). Testi di Renato Miracco, Harvey Sachs, Walfredo Toscanini, Paola Pettenella e Francesca Velardita New York Philharmonic Avery Fisher Hall – Grand Pro
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