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La résistance du carpocapse Cydia pomonella a été testée en appliquant des doses discriminantes d’insecticides sur le dos de larves diapausantes capturées dans des vergers suisses, arméniens et bulgares.
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Die Resistenz des Apfelwicklers C. pomonella wurde mittels der Applikation diskriminierender Insektiziddosierungen untersucht. Die getesteten, diapausierenden Raupen stammten aus Schweizer, armenischen und bulgarischen Obstanlagen. Die Resistenz variierte je nach Herkunft und unterworfenem Pflanzenschutzprogramm. Die Schweizer Stämme sind in den schlimmsten Fällen stark resistent gegen dieWachstumsregulatoren Fenoxycarb, Tebufenozid, Methoxyfenozid und Diflubenzuron, sowie gegen Deltamethrin und die Phosphorester Phozalon und Azinphos-Methyl. Hingegen sind sie etwas weniger stark resistent gegen Chlorpyrifos-Methyl und Chlorpyrifos- Ethyl. Die Resistenzbildung gegen neuere Produkte wie Indoxacarb, Imidacloprid, Thiacloprid und Spinosad kann ebenfalls ziemlich ausgeprägt sein. Die beiden Populationen aus Armenien und Bulgarien waren äusserst resistent gegen Phosphorester und Pyrethroide, jedoch deutlich weniger gegen Wachstumsregulatoren und neuere Produkte. Nur bei Emamectin, einem sich in Entwicklung befindendem Insektizid, gibt es keine Anzeichen von Kreuzresistenz. Die empfohlene Resistenzmanagementstrategie, bestehend aus einer Kombination von Verwirrungstechnik und Granloseviren, erlaubte den meisten Produkte innerhalb von wenigen Jahren, eine verbesserte Wirksamkeit wiederzuerlangen.
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Dei test di depistaggio di resistenza sono stati effettuati con l’applicazione topica di dosaggi discriminanti d’insetticidi su larve in diapausa della carpocapsa C. pomonella catturate in frutteti svizzeri, armeni e bulgari. Il grado di resistenza varia secondo la provenienza delle popolazioni e dei precedenti trattamenti ai quali sono state sottoposte. Nei casi più gravi i ceppi svizzeri sono fortemente resistenti ai RCI e ICI fenoxicarb, tebufenozide, methoxyfenozide e diflobenzurone, alla deltametrina così come agli esteri fosforici fosalone e azinfos-metile, un po’ meno al clorpirifos-metile, clorpyrifos-etile. La resistenza ai prodotti più recenti come indoxacarb, imidaclopride, thiaclopride e spinosad può ugualmente essere molto marcata. Le due popolazioni testate provenienti d’Armenia e Bulgaria sono molto resistenti agli esteri fosforici e piretrinoidi mentre l’efficacia dei RCI, ICI e di altri prodotti più recenti è nettamente meno intaccata. Solo l’emamectina, un prodotto in fase di sviluppo, non presenta alcuna resistenza incrociata sui ceppi testati. La strategia preconizzata per la gestione della resistenza che consiste nel combinare la tecnica della confusione con il virus della granulosi permette, dopo qualche anno, di rafforzare l’efficacia della maggior parte dei prodotti.
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